Sant'Andrea
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in terracotta
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Deposito terrecotte, vetrina I, ripiano 5
- Inventario
- PV 10752
- Materia e tecnica
- Terracotta/ patinatura
- Autore
- Ambito romano
- Datazione
- Seconda metà XIX secolo
- Dimensioni
- cm 41.5x24.5x12.5
- Provenienza
- A. Ghenzi (1968)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Il bozzetto raffigurante Sant'Andrea è entrato a far parte della collezione del Museo di Palazzo Venezia nel 1968 come donazione dell'avvocato Alessandro Ghenzi che, nella stessa occasione, cedette anche la statuetta di Papa Sisto III di Bernardino Ludovisi (PV 10753). La figura è impostata su una base quadrangolare ora frammentaria, a sua volta rimontata su un basso piedistallo in legno; la superficie dell'opera risulta coperta da uno strato di vernice scura, intesa a simulare l'effetto del bronzo. Il santo, appoggiato al legno del suo martirio, ha perduto entrambe le mani e l'estremità sinistra della stessa croce risulta mancante. Appena giunta in museo, la terracotta fu pubblicata da Maria Vittoria Brugnoli (1969) come il modelletto preparatorio eseguito da Camillo Rusconi per uno dei tabernacoli borrominiani della navata di San Giovanni in Laterano. La studiosa sottolineava l'importanza del pezzo soprattutto "per la incisività con cui l'artista ha modellato l'argilla, usando della stecca con acutezza di segno nella caratterizzazione del volto come nella definizione della anatomia e delle pieghe del manto". Tuttavia, rispetto alla potente plasticità dell'originale, si deve mettere in evidenza in questo caso una certa meccanicità d'esecuzione e una propensione al calligrafismo che tende a rimarcare i contorni della muscolatura e delle pieghe del panneggio, piuttosto che a rilevarne la profondità o le sporgenze. Questa caratteristica, del tutto estranea alla plastica di piccolo formato di Rusconi, porta ad escludere definitivamente l'attribuzione e fa pensare, piuttosto, ad una copia ottocentesca eseguita da un autore poco brillante.
Cristiano Giometti
Bibliografia
M.V. Brugnoli, Santo Pontefice, in Attività della Soprintendenza alle Gallerie del Lazio, Roma 1969, p. 37