Beni Culturali Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della città di Roma

San Ranieri

Michel Maille, Ritratto di San Ranieri sostenuto da angeli - Portrait of St. Rainerius held by Angels
Appartenenza oggetto
Proprio
Categoria
Scultura in terracotta
Città
Roma
Luogo di conservazione
Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Luogo di collocazione
Sala 21
Inventario
GNAA 2255
Materia e tecnica
Terracotta
Autore
Maille Michel (1648-1736)
Datazione
ante 1682
Dimensioni
cm 53.5x36.5
Provenienza
Galleria Heim; Galleria Nazionale d'Arte Antica, Palazzo Barberini (1975)
Copyright immagine
SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma

Descrizione breve

I lavori di ristrutturazione architettonica nella cappella di San Pietro d'Alcántara all'Aracoeli furono progettati dall'allievo di Bernini, Giovan Battista Contini (1642-1723), ed iniziarono nel 1682, mentre la ricca decorazione plastica venne affidata a Michel Maille, scultore borgognone attivo a Roma dal 1667. A Maille si deve dunque l'intero corredo scultoreo costituito dal San Pietro d'Alcantara in estasi davanti alla croce per l'edicola d'altare e dai due rilievi con Angeli che sorreggono i medaglioni con San Ranieri e Santo Stefano, rispettivamente per le pareti di destra e di sinistra. Di queste ultime composizioni ci restano i modelli preparatori: entrambi già di proprietà del barone Alberto Fassini, furono pubblicati per la prima volta da Aldolfo Venturi (1931) con l'attribuzione a Gian Lorenzo Bernini. La terracotta con San Ranieri, patrono di Pisa, fu poi acquistata nel 1972 sul mercato antiquario inglese (Heim Gallery) da Italo Faldi per la Galleria Nazionale d'Arte Antica ed è ora nel Museo di Palazzo Venezia. Il rilievo in esame presenta le caratteristiche di un modello in cui lo scultore mette a punto i dettagli tecnici e compositivi della sua opera: ne sono testimonianza il righello metrico per il riporto inciso sul bordo sinistro della lastra e la sostituzione di un tassello quadrangolare nella parte bassa, dovuta probabilmente ad una diversa soluzione della posizione delle gambe dell'angelo e del relativo panneggio. Maille si mostra sicuro nella modellazione della terracotta e il suo tratto rapido ed incisivo non perde mai quella delicatezza di tocco che è una delle caratteristiche principali del suo stile.

Cristiano Giometti 

Bibliografia

A. Venturi, Collezione d'Arte del barone Alberto Fassini, Roma 1931, tav. XXXVI-XXXVII; I. Faldi, Galleria Nazionale d'Arte Antica. Acquisti 1970-72, Roma 1972, pp. 50-51; M. G. Barberini (a cura di), Sculture in terracotta del Barocco romano. Bozzetti e modelli del Museo del Palazzo di Venezia, catalogo della mostra, Roma 1991, p. 58; M. Fagiolo dell'Arco, Scultura barocca romana (II). Due bozzetti di Ercole Ferrata e Michel Maille, in "Fimantiquari", 9 (1996), pp. 26-37; O. Ferrari e S. Papaldo, Le sculture del Seicento a Roma, Roma 1999, p. 508.

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pagina creata il 2009-01-15, ultima modifica 2010-11-15