Angelo in volo
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in legno
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Deposito sculture lignee
- Inventario
- PV 07554
- Materia e tecnica
- Legno / scultura / intaglio / pittura / doratura
- Autore
- Stoss Veit (bottega)
- Datazione
- 1500-1525 ca.
- Dimensioni
- cm 23 x 30,5 x 14
- Provenienza
- Collezione Tower-Wurts (1933)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Proveniente dalla collezione Wurts (W 211), la statuetta è in coppia con l’esemplare identificato dal numero d’inventario PV 7555. Si tratta di due angeli speculari di piccole dimensioni, pensati in origine per essere appesi assieme ad altre figure nella navata centrale, come spesso avveniva nelle chiese tedesche o, più probabilmente per un essere inseriti in altare, come dimostra la piallatura delle parti più sporgenti nella parte retrostante. Le loro vesti, increspate da numerose pieghe, i lunghi capelli fermati da un importante diadema, e le ali spiegate concorrono nell’espressione del movimento delle figure in volo in fase discendente. Le loro mani sono protese in avanti a sorreggere qualcosa, probabilmente una corona. Definiti “stupendi per movimento ed espressione” da Hermanin (1948), che li giudica realizzati alla maniera di Erasmus Grasser, fra l’ultimo quarto del Quattrocento e il primo del secolo successivo, i due angioletti sono stati ricondotti alla bottega di Veit Stoss (Horb am Neckar, 1447 – Norimberga, 1533) da Santangelo (1954), che, correttamente, li considera derivati dalla Salutazione Angelica (o Annunciazione) della chiesa di San Lorenzo a Norimberga e li data intorno al 1520, periodo in cui il suo stile drammatico e nervoso si va sempre più addolcendo.
Grazia Maria Fachechi
Bibliografia
F. Hermanin, Il Palazzo di Venezia, Roma 1948, p. 270; A. Santangelo (a cura di), Museo di Palazzo Venezia. Catalogo delle sculture, Roma 1954, p. 63