Beni Culturali Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della città di Roma

Meleagro

Meleagro - Meleager
Appartenenza oggetto
Proprio
Categoria
Scultura in bronzo
Città
Roma
Luogo di conservazione
Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Luogo di collocazione
Sala 17
Inventario
PV 10780
Materia e tecnica
Bronzo/ patina naturale bruno chiara/ lacca nera
Autore
Ambito veneziano
Datazione
1500-1550 ca.
Dimensioni
cm 24x7x8
Provenienza
Collezione privata (Vienna, 1930); collezione Auriti (1963)
Copyright immagine
SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma

Descrizione breve

La posizione dell'uomo, con le gambe fortemente piegate mentre cammina, ha suggerito a Planiscig la sua somiglianza ad un altro bronzetto dei Musei di Berlino raffigurante Tubalcain, il biblico inventore della vanga. Il bronzetto berlinese presenta qualche somiglianza con i dodici  Giovani in cammino raffigurati sulla pregevole Coppia  di Candelieri in bronzo della Basilica Marciana a Venezia, opera documentata di Maffeo Olivieri (Chiari 1483/84 - 1542/1543).
Planiscig, in un saggio sull'artista e poi ripetutamente in altri suoi studi, assegna con sicurezza il Tubalcain di Berlino allo stesso Maffeo Olivieri ed il Meleagro Auriti alla bottega dell'artista.
Rossi, qualche anno dopo, riesaminando l'opera dell'Olivieri e della bronzistica bresciana del Cinquecento, si mostra affatto contrario alle attribuzioni proposte da Planiscig: considerando che sia il Tubalcain che il Meleagro sono da ascrivere ad un ignoto artista che denomina il Falsario di Tubalcain.
Certamente è da escludere per questi due bronzetti qualsiasi riferimento all'Olivieri: le due figure di Meleagro e di Tubalcain, dai corpi sparuti e miserelli,  sono ben lontane da quelle dei dodici giovani uomini, dai corpi vigorosi e ben modellati, che adorna la splendida coppia di Candelabri della basilica di San Marco a Venezia.

Pietro Cannata

Bibliografia

L. Planiscig, Piccoli bronzi italiani del Rinascimento, Milano 1930, p.28; L. Planiscig, La Collezione Giacinto Auriti, Wien 1931, n.11; L. Planiscig, Maffeo Olivieri, in "Dedalo", gennaio 1932 (X), pp. 34- 55; A. Santangelo, Museo di Palazzo Venezia. La Collezione Auriti, Roma 1964, p. 17; D. Cattoi, in A. Bacchi e L. Giacomelli (a cura di), Rinascimento e passione per l'Antico. Andrea Riccio e il suo tempo, catalogo della mostra, Trento 2008, pp. 410-415, n. 82.

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pagina creata il 15/01/2009, ultima modifica 15/11/2010