Calamaio con tre aquile

- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in bronzo
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Sala 16
- Inventario
- PV 09314
- Materia e tecnica
- Bronzo/ lacca nera lucida
- Autore
- Ambito veneziano
- Datazione
- Fine XVI secolo
- Dimensioni
- cm 26.5x19.5x18.5
- Provenienza
- Collezione Barsanti (1934)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Il piccolo Calamaio è sorretto da tre temibili aquile con il becco aperto e le ali spiegate; è stato considerato opera della seconda metà o della fine del Cinquecento. Sull'orlo del coperchio sono poste a rilievo tre testine di cherubini, mentre al centro vi è applicato un minuscolo terminale raffigurante un uomo nudo con elmo e con lancia (aggiunta di restauro), considerato da Santangelo "una statuina di Marte, derivata da Tiziano Aspetti".
In precedenza la Benacchio Flores d'Arcais aveva assegnato "con certezza" il Calamaio allo stesso Aspetti, rilevando come la figurina di Marte "ricorda nella modellazione e nell'espressione del volto le caratteristiche Virtù del Santo a Padova". Non è possibile accettare un confronto tra le bellissime statue dell'Aspetti per la Basilica del Santo a Padova ed il minuscolo Marte, meschino terminale appartenente ad una delle innumerevoli rielaborazioni di guerriero.
Pietro Cannata
Bibliografia
L. Pollak, Raccolta Alfredo Barsanti (Trecento-Settecento), catalogo della collezione, Bergamo 1922, p. 127, n. 88; M. Benacchio Flores D'Arcais, Vita e opere di Tiziano Aspetti, in "Bollettino del Museo Civico di Padova", XXVII-XXVIII, 1934-1939, V, p. 106, fig. 47; A. Santangelo, Museo di Palazzo Venezia. Catalogo delle sculture, Roma 1954, p. 49.