Beni Culturali Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della città di Roma

Il Redentore

Giulio Dal Moro, Il Redentore - Christ the Redeemer
Appartenenza oggetto
Proprio
Categoria
Scultura in bronzo
Città
Roma
Luogo di conservazione
Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Luogo di collocazione
Sala 17
Inventario
PV 09307
Materia e tecnica
Bronzo/ getto pieno/ lacca nera
Autore
Dal Moro Giulio (1555-1616)
Datazione
1616
Dimensioni
cm 47x20x15
Provenienza
Collezione Barsanti (1934)
Copyright immagine
SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma

Descrizione breve

Il bronzo è opera di Giulio dal Moro, scultore che esplicò la sua arte anche come pittore e architetto. Il Redentore di Palazzo Venezia, riconosciuto dapprima come opera veneta da Pollak, è stato da lui posto a confronto con il Cristo di Danese Cattaneo dell'altare Jano Fregoso nella chiesa di Sant'Anastasia a Verona. 
L'attribuzione dell'opera in catalogo alla maniera del Cattaneo è respinta da Santangelo, che preferisce considerare il Redentore prossimo alle statue del Monumento Dolfin di Girolamo Campagna e Giulio dal Moro nella chiesa di San Salvatore a Venezia ed alla statua del Redentore nella chiesa di Santa Maria del Giglio pure a Venezia; sempre a Giulio dal Moro spetterebbe la variante in bronzo del Cristo già nella Collezione Stroganoff.
La paternità di Giulio dal Moro per il bronzo di Palazzo Venezia è confermata da Comastri, che lo considera eseguito nella maturità dell'artista nel 1616 e lo stima espressione della tematica cristologica, evidentemente richiesta dai committenti, ma a lui congeniale. Il bronzetto del Redentore di Palazzo Venezia, ieratico e monumentale malgrado l'esiguità delle proporzioni, celebra Gesù con il braccio levato in alto benedicente, affatto simile a quello del Cristo marmoreo sull'altare della chiesa di Santo Stefano a Venezia. L'artista accentua in senso classico l'aspetto eroico di Cristo, pertanto il corpo, dall'anatomia possente più che atletica, è lasciato quasi interamente scoperto dal panneggio, ampio e semplificato. 
Bisogna annotare ancora che il bronzetto è espressione di una lunga analisi della tradizione veneta rinascimentale condotta da Giulio del Moro nella raffigurazione di Cristo Redentore.

Pietro Cannata

Bibliografia

L. Pollak, Raccolta Alfredo Barsanti (Trecento-Settecento), Bergamo 1922, p. 117, n.80; A. Santangelo, Museo di Palazzo Venezia. Catalogo delle sculture, Roma 1954, p. 44; Italian Bronze Statuettes, catalogo della mostra, London 1961, n. 158; Meesters van het der Italiaanse Renaissance, catalogo della mostra, Amsterdam 1961-62, n. 157; Bronzetti Italiani del Rinascimento, catalogo della mostra, Firenze 1962, n. 155; E. Comastri, Profilo di Giulio Dal Moro, s.l. 1988; pp. 87-97; P. Cannata, in S. E. Zuraw - M. G. Barberini - P. Cannata - M. L. Casanova (a cura di), Masterpieces of Renaissance and Baroque Sculpture from the Palazzo Venezia, Rome, catalogo della mostra, Athens (Georgia) 1996, pp. 52-53, n. 7; P. Cannata, in M. G. Barberini - M. S. Sconci (a cura di), Guida al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, Roma 2009, p. 74, n. 73.

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pagina creata il 15/01/2009, ultima modifica 15/11/2010