Beni Culturali Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della città di Roma

Venere castiga Amore

Venere castiga Amore - Venus chastising Cupid
Appartenenza oggetto
Proprio
Categoria
Scultura in bronzo
Città
Roma
Luogo di conservazione
Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Luogo di collocazione
Sala 17
Inventario
PV 09300
Materia e tecnica
Bronzo/ patina naturale giallognola / lacca leggera nerastra
Autore
Roccatagliata Niccolò e Sebastian Nicolini (bottega)
Datazione
1600 ca.
Dimensioni
cm 19,6 x 8 x 9
Provenienza
Collezione Barsanti (1934)
Copyright immagine
SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma

Descrizione breve

L'alternarsi delle varie paternità proposte per questo gruppo risulta evidenziato nelle diverse schede dei cataloghi per la mostra dei Bronzetti Italiani del Rinascimento a Londra, ad Amsterdam ed a Firenze (1961-1962).
Nel catalogo inglese l'esemplare di Palazzo Venezia risulta assegnato ad un ignoto artista veneziano del 1575 ca., lo stesso che modella le Tre Grazie della Galleria Estense di Modena, esposte accanto al bronzetto in parola. Nel catalogo olandese, invece, il gruppo di Palazzo Venezia è attribuito al fiorentino Giovanni Francesco Susini, considerato anche l'autore dei Putti musicisti nella conchiglia (nel presente catalogo riconosciuti opera del Bertos), anche se per questo veniva rimarcata la consonanza di modellazione con il gruppo delle Tre Grazie diModena, nello stesso catalogo assegnato a Niccolò Roccatagliata.
Infine, nel catalogo italiano della mostra del 1961-1962 erano ripetute le attribuzioni e le annotazioni del catalogo olandese. Alcuni anni dopo la mostra di Londra, Amsterdam e Firenze, nel 1968 Pope-Hennessy, chiosando  le attribuzioni del catalogo inglese, respingeva il confronto proposto da Santangelo tra la Venere che castiga Cupido di Palazzo Venezia ed il gruppo delle Tre Grazie di Modena del Roccatagliata, ed avvicinava invece il bronzo in catalogo al gruppo del Porcellino con quattro statuette nella base, opera di Gian Francesco Susini del Museo Nazionale del Bargello.
Il gruppo di Palazzo Venezia, anche se di qualità modesta, è da riferire alla bottega di Niccolò Roccatagliata e al figlio Sebastian Nicolini.

Pietro Cannata

Bibliografia

L. Pollak, Raccolta Alfredo Barsanti (Trecento-Settecento), Bergamo 1922, p. 107, n. 73; A. Santangelo, Museo di Palazzo Venezia. Catalogo delle sculture, Roma 1954, pp. 54-55; Italian Bronze Statuettes, catalogo della mostra, London 1961, n. 180; Meesters van het der Italiaanse Renaissance, catalogo della mostra, Amsterdam 1961-62, n. 132; Bronzetti Italiani del Rinascimento, catalogo della mostra, Firenze 1962, n. 130; A. Radcliffe, European Bronze Statuettes, London 1966, p. 96; J. Pope-Hennessy, Italian Bronze Statuettes I-II, in "The Burlington Magazine", CV (Gen. 1963), pp. 14-23; J. Pope-Hennessy, Italian Bronze Statuettes I-II, in "The Burlington Magazine", CV (Feb. 1963), pp. 58-71; J. Pope-Hennessy, Italian Bronze Statuettes I-II, in "Essays on Italian Sculpture", London-New York 1968, pp. 172-198.

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pagina creata il 15/01/2009, ultima modifica 15/11/2010