Picchiotto con Nettuno e due leoni
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in bronzo
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Sala 16
- Inventario
- PV 09310
- Materia e tecnica
- Bronzo lavorato ad alto rilievo senza fondo/ patina naturale scura/ tracce di lacca nera opaca
- Autore
- Roccatagliata Niccolò (bottega?)
- Datazione
- Fine del XVI secolo (?)
- Dimensioni
- cm 38 x 26 x 9
- Provenienza
- Collezione Barsanti (1934)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Il bronzo è stato considerato da Santangelo una variante del picchiotto di Nettuno fra cavalli marini assegnato variamente ad Alessandro Vittoria, alla sua bottega oppure ad un anonimo artista veneziano della fine del Cinquecento.
Nel bronzo di Palazzo Venezia la sostituzione dei cavalli marini con una coppia di temibili leoni posti ai lati di Nettuno è incongrua e forse proprio questa variazione degli attributi del dio del mare può giustificare la mancanza di altre versioni. Nel Picchiotto Nettuno è raffigurato con un corpo giovane e gracile che contrasta fortemente con la testa da vecchio, caratterizzata dalla barba lunga e mossa e dai capelli fluenti.
La barba è lavorata con cura e con modi assai vicini a quelli adoperati da Niccolò Roccatagliata e dal figlio Stefano Nicolini nella modellazione delle teste dei vecchi discepoli di Gesù presenti nel Paliotto della Redenzione (1636, Venezia, San Moisè, Sagrestia): in questo grande bassorilievo i vecchioni, ben diciotto, sono posti attorno al sepolcro destinato ad accogliere il corpo di Gesù, recato da un folto stuolo di angioletti.
Pietro Cannata
Bibliografia
L. Pollak, Raccolta Alfredo Barsanti (Trecento-Settecento), catalogo della collezione, Bergamo 1922, n.83 p.122, tav. XXXVII; A. Santangelo, Museo di Palazzo Venezia. Catalogo delle sculture, Roma 1954, p.45, fig.35