Puttino
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in bronzo
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Collezione
- Sala 16
- Inventario
- PV 09331
- Materia e tecnica
- Bronzo/lacca nera lucida
- Autore
- Roccatagliata Niccolò (1559-1629) e Sebastiano Nicolini (doc. 1614 -1636)
- Datazione
- 1618 ca.
- Dimensioni
- cm 25x9x3,5
- Provenienza
- Collezione Barsanti (1934)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Il Puttino, bello e aggraziato, è grassoccio, paffuto; ha i capelli acconciati in tre bande di ricci, che lasciano scoperta l'ampia fronte; con la mano destra, poggiata sul petto, regge un lembo di un drappo a frange, mentre con la sinistra, poggiata sulla gamba, stringe l'altro lembo della stoffa che gli scende dietro il corpo. Il bronzo, destinato ad essere applicato su un fondo perché è affatto privo della parte posteriore, in passato è stato assegnato da Pollak e da Santangelo a Niccolò Roccatagliata o alla bottega dello stesso maestro.
S'impone, anche per la gestualità, il confronto tra il Puttino di Palazzo Venezia ed i tre Putti affatto simili del Museo Correr di Venezia, bronzi da tempo assegnati a Girolamo Campagna e facenti parte del grande Tabernacolo dell' altare maggiore della chiesa di S. Lorenzo a Venezia, danneggiato nel corso della prima guerra mondiale. Tutti i bronzetti del Tabernacolo di S. Lorenzo, depositati presso il Museo Correr, malgrado siano stati anch'essi ripetutamente assegnati al Campagna, autore del colossale altare maggiore della chiesa e di almeno due delle molte grandi statue marmoree che lo adornavano, sono, secondo Timofiewitsch nel suo fondamentale studio sullo scultore veronese (Girolamo Campagna, Monaco1972, pp. 297-299), opere per le quali è impossibile accertare la paternità del maestro ed invece appare assai probabile l'esecuzione da parte di altri scultori (secondo i suoi modelli?).
Di parere contrario è la Rossi per la quale le statuette in bronzo della chiesa veneziana di San Lorenzo sono opera certa del Campagna (Girolamo Campagna, Verona 1968, pp. 42-43). Kryza-Gersch invece ritiene con fermezza che esse appartengono al sodalizio di Niccolò Roccatagliata e del figlio Sebastiano Nicolini (in Atti del Convegno "L'industria del bronzo del Rinascimento a Venezia...", Venezia 2008, pp. 253-272).
Pietro Cannata
Bibliografia
L. Pollak, Raccolta Alfredo Barsanti (Trecento-Settecento), Bergamo 1922, n. 104 p. 143; A. Santangelo, Museo di Palazzo Venezia. Catalogo delle sculture, Roma 1954, p. 44.