Calamaio
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in bronzo
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Sala 16
- Inventario
- PV 09233
- Materia e tecnica
- Bronzo/ patina naturale verde/ deboli tracce di lacca nera nel fondo dei rilievi
- Autore
- Ambito fiorentino
- Datazione
- Metà XV secolo
- Dimensioni
- cm 7,4 x 9,2x Ø 8,1
- Provenienza
- Collezione Barsanti (1934)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Il Calamaio a forma di globo è poggiato su tre piccole sfere, in corrispondenza delle quali è raffigurato, a debolissimo rilievo, un fanciullo con le braccia alzate, in cammino verso sinistra, coperto da una lieve tunica fermata alla vita. Intercalati ai fanciulli sono tre grandi mascheroni barbuti. Sopra e sotto ai mascheroni corre un fregio di gigli, che induce Pollak a domandarsi se possa essere riferito allo stemma di Firenze. Assegnato nella Raccolta Barsanti ad un seguace di Donatello, il Calamaio entra nel Museo del Palazzo di Venezia come opera fiorentina della prima metà del Quattrocento: sia Pollak che Santangelo lo confrontano con una placchetta fiorentina raffigurante il Trionfo di Cupido. Il Calamaio di Palazzo Venezia è opera pregevole ed piuttosto originale di un artista della metà del secolo quindicesimo attento all'attività di Donatello e dei suoi aiuti.
Pietro Cannata
Bibliografia
L. Pollak, Raccolta Alfredo Barsanti (Trecento-Settecento), catalogo della collezione, Bergamo 1922, p. 17, n. 6; A. Santangelo, Museo di Palazzo Venezia. Catalogo delle sculture, Roma 1954, p. 42; P. Lorenzelli - A. Veca, TRA/E. Teche, pissidi, cofani e forzieri dall'Alto Medioevo al Barocco, Bergamo 1984.