Santa Caterina d'Alessandria
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in legno
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Deposito sculture lignee
- Inventario
- PV 07290
- Materia e tecnica
- Legno di tiglio/ scultura/ intaglio/ doratura/ pittura
- Autore
- Ambito tedesco (Norimberga)
- Datazione
- 1475-1500 ca.
- Dimensioni
- cm 110 x 36 x 20
- Provenienza
- Collezione Tower-Wurts (1933)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Proveniente dalla collezione Wurts (W 95), l'opera, scavata nella parte retrostante, raffigura santa Caterina d’Alessandria, come si evince immediatamente l’attributo della ruota provvista di punte (staccata dalla posizione originaria che sembra essere stata in origine in prossimità del piede sinistro), in riferimento, come è noto, al martirio cui la sottopose Massenzio, senza successo, e la spada (intagliata a parte e poi alloggiata nella mano), con cui fu poi decapitata. La posizione della mano destra indica che in origine reggeva la palma del martirio. Per Santangelo (1954) la statua è da riferire alla stessa bottega cui si deve lo scomparto d’altare con lo Sposalizio di santa Caterina, ora nel Museo di Norimberga, considerato dal Bode, insieme all’altare di Hersbruck, dello stesso museo, opera giovanile di Michael Wohlgemut (Norimberga, 1434 – 1519). La policromia è ben conservata. Le indagini tecnico-scientifiche condotte nel 2009 dall’IVALSA-CNR di Firenze hanno permesso di identificare il legno utilizzato che risulta essere quello di tiglio (Tilia sp.).
Bibliografia
A. Santangelo (a cura di), Museo di Palazzo Venezia. Catalogo delle sculture, Roma 1954, p. 61