Allegoria dell'Estate (?)

- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in terracotta
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Sala 26
- Inventario
- PV 10377
- Materia e tecnica
- Terracotta/ patinatura
- Autore
- Ambito genovese
- Datazione
- Prima metà XVIII secolo
- Dimensioni
- cm 42x21x18.5
- Provenienza
- Collezione Gorga (1948)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
La terracotta, completamente rivestita di una vernice di colore marrone-giallastro, rappresenta una figura femminile assisa in posizione instabile su di un mensolone; la donna, coperta di una veste blandamente fermata da un laccio, tiene con il braccio destro un fascio di fogliame che è stato interpretato come un mazzo di spighe di grano ed ha portato ad identificare il soggetto con una Allegoria dell'estate. Anche il Ripa, alla voce relativa della sua Iconologia, ricorda che "solevano gli Antichi dipingere per l'Estate Cerere in abito di Matrona con un mazzo di spighe di grano, & di papavero con altre cose à lei appartenenti". In genere, le spighe compaiono parimenti ad inanellarne la chioma ma nel nostro caso non si riesce ad identificarle con chiarezza, poiché il modellato, in alcuni brani piuttosto compendiario, non indugia troppo nella definizione dei dettagli. Sul retro, ad esempio, la base del modiglione è appena sbozzata, tanto da far pensare ad una sorta di roccia e quindi alla probabile destinazione finale in una fontana. L'opera porta una antica attribuzione ad un anonimo scultore - o forse meglio plasticatore -fiorentino della prima metà del Settecento, tuttavia più che con la cultura figurativa della capitale granducale pare di riscontrare maggiori assonanze con quella genovese della seconda metà del Seicento e dell'inizio del secolo successivo.
Cristiano Giometti
Bibliografia
Inedita