Madonna Immacolata
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in terracotta
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Sala 26
- Inventario
- PV 05240
- Materia e tecnica
- Terracotta
- Autore
- Vaccaro Lorenzo (1655-1706)
- Datazione
- 1775-1800 ca.
- Dimensioni
- cm 49 x 24 x 14
- Provenienza
- Maria Trincheri Scavini (1927)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
L'opera, già di proprietà di Maria Trincheri Scavino, fu fermata all'ufficio Esportazione di Milano e acquistata dallo Stato Italiano nel 1927. La terracotta, di colore bruno intenso, risulta nel complesso ben conservata anche se si notano alcune fratture di qualche entità alla base, sul braccio destro, e la perdita del dito mignolo della mano sinistra; due estese macchie scure all'altezza delle gambe sono probabilmente da interpretare come bruciature occorse durante la cottura. La statuetta porta una tradizionale attribuzione su basi stilistiche a Lorenzo Vaccaro, scultore napoletano dal talento multiforme attivo nella seconda metà del XVII secolo. Allievo di Cosimo Fanzago, Vaccaro fu fortemente influenzato dalla pittura di Luca Giordano e soprattutto di Francesco Solimena, tanto da essere definito "il Solimena della scultura", tuttavia nella sua arte non rinunciò a trarre spunti ed ispirazione dall'inesauribile inventiva di Gian Lorenzo Bernini. Bernardo De Dominici, nelle pagine dedicate all'artista, sottolinea le sue qualità di plasticatore, soprattutto nell'arte dello stucco, nella quale Lorenzo "fece apparire uno stile nuovo, così nei bei panneggi come ne' nudi, disegnati eccellentemente e concepiti con nobile idea nei componimenti e nelle mosse" (Vite dei pittori, scultori ed architetti napoletani, Napoli 1846, IV, p. 243). Questo gusto particolare nella disposizione dei panni è ben manifesto nell'opera in esame soprattutto nello studio del mantello che deborda sul fianco destro della figura e si frange in numerose pieghe dai contorni ondulati e fortemente pittorici.
Cristiano Giometti
Bibliografia
Inedita