Proveniente dalla collezione Wurts, l'inedita statuetta raffigura un angioletto nudo, paffuto, in volo, come suggerisce il movimento del corpo e il gioco dei capelli mossi dal vento, con piccole ali, reggente nelle mani in prigine un cartiglio o qualcos’altro. Facente parte, con ogni probabilità, di un presepe, entro il quale veniva appeso tramite due perni, oggi spezzati, presenti sulla sua schiena, oppure inserito su un perno che entrava nel ginoscchio sinistro (su cui è visibile un foro), l’angioletto mostra i caratteri stilistici della scultura napoletana del Settecento. Dalle schede inventariali si evince che la statuetta era affine a un altro angioletto presente nello stesso Museo e identificato dal PV 9217/301, oggi perduta. Lo stato di conservazione del pezzo è discreto, anche se manca il pollice della mano sinistra mentre il braccio sinistro è stato incollato. 

Grazia Maria Fachechi