Santa Anastasia morente
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in terracotta
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Sala 21
- Inventario
- PV 13308
- Materia e tecnica
- Terracotta
- Autore
- Aprile Francesco detto Francesco Lombardo (1654 ca.-1684)
- Datazione
- 1678-1684
- Dimensioni
- cm 15.4x40.5x16.8
- Provenienza
- Collezione Gorga (1948)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
Nel 1677 erano iniziati i lavori di restauro e ristrutturazione della chiesa di Sant'Anastasia alle falde del Palatino e proprio il 4 febbraio dell'anno successivo furono rinvenute alcune reliquie della giovane martire arsa viva durante il regno di Diocleziano. Si deve probabilmente a monsignor Giovanni Battista Febei l'idea di collocare nell'area della confessio una statua della santa giacente e con la testa poggiata su una pila di legna; l'opera venne dunque commissionata a Francesco Aprile, giovane e valente collaboratore di Ercole Ferrata, che tuttavia non riuscì a portare a conclusione l'impresa a causa della prematura morte, occorsa il 23 dicembre del 1684. La santa è distesa su una piccola porzione di terreno e sinuose lingue di fuoco spuntano dalla catasta di legna che le funge da cuscino. Una fitta trama di pieghe percorre il manto che le ricopre trasversalmente le membra, mentre i bordi della veste così come gli sporadici elementi di vegetazione sono descritti con minuziosa precisione, aspetto questo che ha impedito di confermare con certezza l'attribuzione ad Aprile, lasciando aperta la possibilità che possa invece trattarsi di un d'après. Per contro, l'esatta riproduzione della parte posteriore, non visibile a causa dell'inserimento della scultura nell'abitacolo sotto l'altar maggiore, porterebbero ad escludere l'eventualità di trovarsi di fronte ad una derivazione.
Cristiano Giometti