Martirio di sant'Eustachio
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in terracotta
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Sala 21
- Inventario
- PV 10093
- Materia e tecnica
- Terracotta
- Autore
- Caffà Melchiorre (1635/1638-1667)
- Datazione
- 1659-1660
- Dimensioni
- cm 51x42
- Provenienza
- Tomassi (1937)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
E' uno studio, sia pure portato ad un notevole grado di finitezza, per il bassorilievo in marmo con la storia del Martirio di sant'Eustachio, commissionato nel 1660 da Camillo Pamphilj per il primo altare a sinistra nella chiesa di Sant'Agnese in Agone, e realizzato, dopo la morte dello scultore, da Ercole Ferrata e da Giovanni Francesco De Rossi. L'attività artistica del Caffà fu intensa ma molto breve: difatti morì a 29 anni per un incidente di lavoro, lasciando incompiute gran parte delle sue opere. La pala di Sant'Eustachio è il suo primo contratto autonomo e richiese diversi disegni, studi preparatori e bozzetti elaborati dallo scultore come varianti o studi parziali del bassorilievo.
Nel bozzetto, lo scultore evidenzia i valori descrittivi, più che quelli celebrativi. Questa scelta porta a creare un'opera fremente dove tutto, uomini, animali, rocce e piante partecipano dell'evento miracoloso. Le varianti nel marmo sono diverse: il leone dormiente viene portato al centro del rilievo; la figura di sinistra, messa di tre quarti, diventa di profilo; e soprattutto la composizione, nel complesso, viene impostata non più sulla diagonale ma su una costruzione triangolare. Purtroppo Caffà non poté portare sufficientemente avanti il lavoro sul marmo e i valori pittorici del bozzetto si persero durante l'esecuzione dei pur valenti Ferrata e De Rossi.
Maria Giulia Barberini
Bibliografia
M. G. Barberini (a cura di), Sculture in terracotta del Barocco romano. Bozzetti e modelli del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, catalogo della mostra, Roma 1991, p. 43, n. 67; M. G. Barberini e C. Gasparri (a cura di), Bartolomeo Cavaceppi scultore romano (1717-1799), catalogo della mostra, Roma 1994, p. 130, n. 67; Study for the Martyrdom of St. Eustace, in B. Boucher (a cura di), Eart and Fire, Italian Terracotta Sculpture from Donatello to Canova, catalogo della mostra, New Haven and London 2001, pp. 214-216; Le Martyre de Saint Eustache, in A. Tarantino (a cura di), Rome 1660, L'Explosion Baroque, catalogo della mostra, Paris 2008, pp. 78-87, n. 29; S. Guido-G. Mantella, Melchiorre Cafà Insigne modellatore. La Natività, l'Adorazione dei Pastori ed altre opere in cera, Soveria Mannelli (Catanzaro), 2010, pp. 7-9, 28-29, 67-68.