Testa di Cristo incoronata di spine
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Scultura in terracotta
- Città
- Roma
- Luogo di conservazione
- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
- Luogo di collocazione
- Sala 20
- Inventario
- PV 13387
- Materia e tecnica
- Terracotta
- Autore
- Groninger Gerard (attr.)
- Datazione
- 1650-1700 ca.
- Dimensioni
- cm 42x76
- Provenienza
- Collezione Gorga (1948)
- Copyright immagine
- SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Descrizione breve
La terracotta raffigurante la Testa di Cristo coronata di spine è giunta al Museo di Palazzo Venezia nel 1948 insieme agli altri pezzi della straordinaria collezione del cantante lirico Evan Gorga e si presenta oggi in uno stato conservativo non proprio ottimale. Una parte della corona e delle chiome di Gesù sono andati distrutti e risultano frammentari anche il naso e parte della barba; tali lacune non hanno tuttavia privato l'espressione di Cristo di una forte drammaticità ben rappresentata dalla bocca semiaperta e dagli occhi rivolti al cielo. L'opera porta in museo un'attribuzione allo scultore tedesco Gerhard Gröninger e i caratteri di stile ben si accordano con la produzione di questo importante artista attivo nella prima metà del Seicento. Oltre a svolgere con successo l'attività di architetto, Gröninger fu uno scultore prolifico sin dagli esordi della sua carriera: al 1613 risale la statua di San Maurizio per la cattedrale di Münster, considerata dalla critica uno dei capolavori del barocco in Wastphalia. Altrettanto importanti sono i suoi retabli d'altare, ricchi di figurazioni e rilievi incastonati entro una struttura architettonica ad edicola timpanata. Molto interessante, ai fini della nostra attribuzione, è il rilievo con l'Ecce Homo della chiesa di San Giovanni ad Osnabrück, scolpito intorno al 1645; il Cristo, caratterizzato dalla figura allungata e fortemente scarnificata, presenta un volto sofferente e dai tratti pressoché identici a quelli della terracotta di Palazzo Venezia. Questa notevole somiglianza, oltre a confermare la paternità di Gröninger per l'opera in esame, contribuisce a fissarne la data d'esecuzione intorno agli anni Quaranta del Seicento.
Cristiano Giometti
Bibliografia
Inedita